Latte Verginale

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Latte Verginale

Non Solo Emulsioni
Pubblicato da NonSoloEmulsioni in Cosmetici · 5 Ottobre 2018
Tags: Viso


0,5% Assoluta di Benzoino
3% Tintura di nocciolo
96,5% Idrolato di fiori di arancio

Il pH si lascia tal quale

Da “La toletta delle dame - Ossia trattato intorno alla bellezza” con introduzione di Luigi Pescasio si può fare un tonico che l’autore, purtroppo anonimo ma molto simpatico, ha descritto come latte per il suo colore lattescente.

Latte verginale è la denominazione che veniva data a determinati liquori dall’aspetto lattiginoso per via della precipitazione di alcuni elementi, in particolare quelli resinosi che davano loro questa caratteristica.

Ovviamente, nel fai da te domestico non è il caso di far decotti come spiega l’autore, ma con l’assoluta di benzoino, la tintura madre di nocciolo e un idrolato si ottiene comunque un tonico lattiginoso che lascia la pelle molto setosa.

L’assoluta di benzoino ha un profumo dolce sul vanigliato, l’estratto di nocciolo ha un odore più speziato e la smorza un po’, mentre il profumo dell’idrolato di fiori di arancio li esalta entrambi.

Si fa sciogliere l’assoluta nella tintura, poi si aggiunge l’idrolato e si lascia il pH così com’è. Se l’idrolato è privo di conservante, è bene aggiungerlo. La preparazione si conserva diversi mesi se tenuta ben chiusa, all’asciutto e lontano da fonti di luce e di calore.

Il benzoino è una resina, e la sua assoluta ne ha comunque dei residui che intaccheranno i contenitori usati. Per la preparazione è meglio usare dei vecchi becher di vetro da tenere solo per questa formula. Per pulire i becher, lasciarli a bagno in alcool puro fino a far sciogliere del tutto il residuo.

Se si parte dalla resina, si deve buttare via tutto, quindi è meglio usare doppio bicchiere di carta e cucchiaini anch’essi di carta.

Un'altra astuzia: prima di imbottigliare il latte, è bene lasciarlo riposare un paio di giorni nei becher/bicchieri usati per produrlo, in modo tale che l’eventuale resina si depositi sul fondo. Sarebbe opportuno, trascorso il primo giorno, procedere al travaso, soprattutto se si parte dalla resina.

È un tonico “d’altri tempi” e va da sé che si può scegliere un idrolato diverso, si può sostituire la tintura con semplice alcool 95% e in questo caso magari alzare l’assoluta all’1%, o usare direttamente la resina a 0,5% sostituendo come attivo la tintura con altro estratto di nocciolo (glicolico, glicerico, gemmoderivato, crioestratto).

Fonti di questo articolo:


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