Enfleurage di rose
15% Isoamyl Laurate
20% Olio di jojoba
20% Olio di argan
20% Olio di cacao raffinato
19% Caprylic capric triglyceride
5% Triethyl citrate
1% Tocoferolo
L’enfleurage è un metodo per estrarre le fragranze dai fiori. In genere si usano burri e oli che solidificano a temperatura ambiente, volendo anche grassi animali come lo strutto, ma per uso casalingo, è più facile usare l’olio, o meglio un mix di oli che si possano sfruttare al meglio sulla pelle di viso e corpo.
Come fiore si possono scegliere le rose, essendo al culmine della loro fioritura e non ancora trattate, usando le più belle e le più profumate, per tutto il periodo necessario all’estrazione. L’importante è prenderle che siano ben asciutte, ma non troppo calde di sole.
Si procede a scegliere i petali migliori, a pulirli con la carta assorbente e sono pronte per essere messe a macerare.
Gli oli scelti non irrancidiscono facilmente, sono ottimi sia sul viso che sul corpo e comprendono tutte e quattro le categorie di densità, oltre a non avere praticamente odore che possa interferire con l'estrazione.
A seconda di quanto olio profumato si vuol fare, bisogna aumentare la dose almeno del 50%, perché ogni volta che si cambieranno i fiori, un minimo di perdita ci sarà sempre, anche lasciandoli scolare diverse ore.
In un recipiente capiente si metteranno sia l’olio pesato che i petali di rosa e si lascia macerare il tutto per 24 ore a temperatura ambiente. Il giorno dopo si scolano i petali e se ne mettono di nuovi. Il procedimento può essere fatto più volte a seconda della quantità e dalla profumazione più o meno intensa che si vuole ottenere.
Dopo una decina di giorni, di solito è più che pronto e l’ultima scolata la si fa direttamente del flacone scelto in cui si aggiungerà il tocoferolo. Va da sé che a seconda del proprio olfatto si può continuare fino a quando si è soddisfatti dell’odore.
E' meglio non torchiare i petali, perché un minimo di acqua sarà sempre presente, e in questo modo si evita di contaminare l’olio che non necessiterà del conservante.
Un profumo delizioso si sprigiona ogni volta che si apre il flacone e l’oleolito sarà ottimo in creme, in sospensione nei gel, da solo dopo il tonico, nei burri montati, per ravvivare i ricci umidi di doccia, per massaggi viso/corpo e a piccole dosi nei punti strategici, può anche essere usato come profumo naturale, lieve e non invadente.
Fonti di questo articolo:
- Il grande manuale dell'aromaterapia. Fondamenti di scienza degli oli essenziali di Marco Valussi: https://www.nonsoloemulsioni.it/blog/index.php?dove-imparare
- Foto e ricetta modificata Non Solo Emulsioni: https://www.nonsoloemulsioni.it