Coloranti cosmetici

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Coloranti cosmetici

Non Solo Emulsioni
Pubblicato da NonSoloEmulsioni in Preparazioni · 5 Febbraio 2014
Tags: Preparazioni


Colore idrosolubile con glicerina e/o propanediolo

90% Glicerina e/o propanediolo
10% Colore in polvere alimentare

Si disperde immediatamente e, dopo qualche ora, si scioglie del tutto.

Colore idrosolubile con acqua

94,5% Acqua altamente depurata
0,5% Conservante
5% Colore in polvere alimentare

Si scioglie pressoché immediatamente.

Di coloranti per cosmetici ne esistono di ogni tipo. Sono comunque facilmente riproducibili grazie alle polveri colorate per cake design, disperdibili in glicerina e ancor di più in propanediolo o in acqua preservata.

Per un colore intenso, si disperdere il colore in polvere alimentare in glicerina e/o in propanediolo.

Per fare un colore tenue che vada bene per tonici o detergenti, la soluzione migliore è disperdere il colorante in polvere alimentare in acqua preservata.

Non si tampona per non alterare il colore, invece, si controllerà il pH della formula finale in cui si è usato il colorante.

L’idea viene proprio dai coloranti alimentari già pronti in sciroppo di glucosio o in glicerina alimentare.

Basta farne 20 g per volta e stoccarli in boccette contagocce.

Nessuno toglie che si possa usare il colorante cosmetico in polvere alimentare in piccolissime quantità direttamente in formula.

Quando si vuole colorare con le miche, invece, si può fare solo in formulazioni dense, perché la mica ha bisogno di rimanere in sospensione. Volendo si possono prima disperdere in glicerina per incorporarle meglio, soprattutto in gel idrofili.

A maggior ragione, se si usano i coloranti alimentari glitterati: aggiungendoli, ad esempio, in un tonico, i glitter precipiteranno tutti sul fondo.

I coloranti lipofili invece sono fatti con olio, in genere di girasole, e ossidi. Essendo questi ultimi in fase di contestazione per il grado alimentare, in particolare il TO2, non si sa per quanto tempo ancora saranno in commercio.

Usare gli ossidi per colorare un cosmetico che non sia make-up è sbagliato. Tingono troppo, sporcano e nell’olio tendono a depositarsi.



È possibile però colorare i prodotti anidri con argille, con estratti secchi di frutta, fiori, foglie, cortecce e radici, con carbone, sali di diverso colore e alghe. I più comuni sono i fiori di ibisco e di rosa, il tè matcha normale o blu, la curcuma, il carbone attivo, il sale rosa dell’Himalaya, la clorella e la spirulina verde o azzurra.

Inoltre, per prodotti da usare subito, possibilmente anidri, si possono usare piante e frutta fresche unendo il colore e il profumo all’azione tipica della pianta scelta. E quindi spezie come rosmarino, salvia o timo, aghi di pino, fiori di camomilla, tarassaco, petali di rosa, di viola tricolor o di girasole e ancora agrumi, cetrioli.

In generale basta macinare l’estratto o la pianta fresca, con i prodotti anidri scelti come sale e zucchero e avere quindi scrub, maschere o cosmetici da bagno come i classici bath soak, latti da bagno anidri o sali da bagno.

Fonti di questo articolo:


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