Base gel oleoso

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Base gel oleoso

Non Solo Emulsioni
Pubblicato da NonSoloEmulsioni in Preparazioni · Lunedì 15 Dic 2014
Tags: BasiVisoCorpoCapelli


25% Gélisucre (a oggi anche il Sucragel CF)*
0,5% Sucrose Stearate
29% Caprylic capric triglyceride
20% Coco caprylate
15% Olio di ricino
10% Olio di jojoba
0,5% Tocoferolo (anche 0,2% con il Sucragel CF)

Con il Gélisucre è possibile fare gel oleosi che si trasformano in detergenti gel-to-milk, gel da massaggio, esfolianti, scrub, maschere, oli-gel per il viso, oli da bagno, sieri leggeri ecc.

Si scalda l’emulsionante con il sucrose stearate e una volta sciolto quest'ultimo si aggiungono poco alla volta gli oli fino a formare un gel molto compatto.

Così come viene è un perfetto struccante viso-occhi.

Per creare tanti prodotti diversi, basterà prendere una percentuale di gel oleoso e aggiungere a 100 le materie prime interessate, che potranno essere esfolianti, umettanti, amidi, argille, polveri ayurvediche, carbone vegetale, miele, acqua altamente depurata, idrolati, ecc.

In generale le percentuali vanno dal 90 al 98,5% di base gel, più le varie aggiunte per arrivare al 100%.



*Aggiornamento 2020

Ad oggi si possono trovare altri tipi di emulsionanti simili al Gélisucre (Sucragel AOF BIO), ovvero il Sucragel CF e il Sucrose laurate (Sucragel AP V2).

Il più conosciuto è il Gélisucre con INCI: Glycerin, Prunus Amygdalus Dulcis (Sweet Almond) Oil, Sucrose Laurate, Citrus Aurantium Dulcis (Orange) Fruit Water.

Poi c’è il Sucragel CF con INCI: Glycerin, Caprylic/Capric Triglycerides, Aqua, Sucrose Laurate.

Infine c’è il Sucrose laurate con INCI: Glycerin, Aqua, Sucrose Laurate.

Il metodo è lo stesso, varia la percentuale da usare per formare il lipogel.

Facendo varie prove, con il Gélisucre e il Sucragel CF, ne serve un 25/30%, mentre ne basta un 15/20% con il Sucrose laurate. Dipende anche da quanto lo si vuole compatto.

Inoltre rispetto al Gélisucre, gli altri due sono più stabili e non irrancidiscono, cosa che succede con il primo dopo qualche mese dall’apertura.

Fonti di questo articolo:


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