Infuso da bagno effervescente carbone e ginepro disintossicanti

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Infuso da bagno effervescente carbone e ginepro disintossicanti

Non Solo Emulsioni
Pubblicato da NonSoloEmulsioni in Cosmetici · Lunedì 18 Set 2023
Tags: CorpoBenessere


40% Bicarbonato di sodio
20% Acido citrico
20% Sale del Mar Morto
3% Carbone attivo
10% Latte di cocco in polvere
7% Bacche di ginepro tritate
Qualche goccia di olio essenziale di limetta e ginepro

Abbinare una disintossicazione cosmetica a una disintossicazione alimentare è la sinergia migliore per avere risultati ottimi e duraturi.

La vita frenetica e sregolata, l’inquinamento ed eventuali periodi di malessere fanno accumulare eccessivamente le tossine che devono essere espulse depurando il corpo esternamente e internamente.

Il carbone attivo e la limetta con l’aggiunta del ginepro, sia come olio essenziale sia come bacca, rendono l’infuso da bagno particolarmente disintossicante aiutando a depurare la pelle dall’esterno.

Il nero, l’insieme dei colori e l’assenza di luce, è quasi sempre associato al male e alla negatività, ma al contrario di quel che si potrebbe pensare ha anche il significato di rinascita e resurrezione. Associato sia al 1° chakra che all’8° in Ayurveda, è il colore che assorbe e annulla l’energia esattamente come fa il carbone vegetale che diventa attivo cioè acquisisce capacità adsorbenti.

Dopo aver mescolato tutti gli ingredienti si può invasettare il composto che si conserva diversi mesi se tenuto ben chiuso, all’asciutto, al riparo da fonti di luce e di calore.

Mettere qualche manciata di prodotto nella vasa da bagno, o usare le bustine da tè, nel momento in cui si è già dentro per godere dell’effetto effervescente dato dalla reazione base/acido del bicarbonato di sodio con l’acido citrico.

Sciacquarsi dopo venti minuti e procedere con la propria skin care abituale.

Eseguire 2 o 3 vole a settimana a inizio primavera e a inizio autunno o quando se ne sente la necessità, ma per brevi periodi.

Usando le buste da tè, l'effervescenza durerà più a lungo perché ostacolata dalla bustina stessa che non fa introdurre l'acqua tutta insieme.
Fonti di questo articolo:


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